
I fattori che favoriscono la svolta verso l’utilizzo di hacking toolkit contro gli ATM sono diversi: uno dei principali è l’utilizzo di sistemi operativi antiquati come Windows XP, che non riceve più patch di sicurezza.
A cura di Maurizio Martinozzi, Manager Sales Engineering Trend Micro
Uno studio realizzato dai nostri specialisti in collaborazione con il Centro Europeo per il Cybercrime di Europol ci dice che i bancomat non sono soltanto oggetto di attacchi fisici ma vengono sempre più “visitati” dai cyber criminali.
Anche le Forze dell’Ordine considerano rilevante la minaccia di azioni criminali per via informatica contro i bancomat (più propriamente ATM-Automated Teller Machine o casse bancarie automatiche). Questi attacchi puntano sia a sottrarre il denaro custodito sia a entrare in possesso dei dati delle carte.
Nel primo semestre 2015 la refurtiva ammontava a circa 150 milioni di euro. Secondo l’European ATM Security Team sono state registrate perdite in 10 Paesi interni al SEPA (Area Unica dei Pagamenti in Euro) e in 53 al suo esterno. A livello globale i Paesi più colpiti sono stati gli USA, l’Indonesia e le Filippine.